“Delitto all’imbrunire”, Filippo Di Pino

“Una voce musicale, dall’accento esotico fece girare il capitano. Una giovane donna, attorno ai trent’anni, lo guardava con curiosità.

Intervenne la madre.

«Il signore è un carabiniere e deve parlare con Vito.»

«Mio marito sarà di ritorno fra poco. Io sono Gracia, lei è mia madre Francisca e quella – disse indicando la ragazzina con un sorriso – è mia figlia Maila.»

Calì fece un lieve inchino: tre donne e tre generazioni. Si assomigliavano così tanto da sembrare la stessa persona in diverse età della vita. Era colpito, non solo dalla somiglianza che le legava, ma dalla fiduciosa spontaneità della loro accoglienza, priva di qualsiasi diffidenza.”

Frase tratta da “Delitto all’imbrunire”, di Filippo Di Pino

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